Per una fuga di primavera in Valtellina ci sono 9 posti da vedere nelle città, tra ville, musei e palazzi.
I diversi ponti in programma in primavera e l’arrivo della bella stagione invitano i turisti a organizzare gite fuori porta. La Valtellina diventa una tra le mete perfette dove poter unire relax, buon cibo e giornate piene di scoperta grazie ai numerosi palazzi e musei che riaprono le loro porte proprio in questo periodo.
Guarda la gallery con le foto dei luoghi da vedere in Valtellina.
Fuga di primavera in Valtellina: 9 posti da vedere tra ville e palazzi storici
E quale meta primaverile migliore se non la Valtellina? Proprio in questo periodo, infatti, riaprono le loro porte palazzi e musei che offrono ai turisti la possibilità di organizzare visite culturali all’interno di meravigliose dimore che raccontano la storia della Valle.
Sondrio
Sondrio, capoluogo di provincia, vanta numerosi palazzi storici che raccontano e custodiscono la storia della Valtellina.
Palazzo Sertoli stupisce turisti e passanti per le sue facciate austere ed eleganti che si contrappongono agli interni dove ci sono forti richiami al rococò. Di particolare bellezza è il “salone dei balli”, una sala del secondo piano decorata con stucchi e dipinti. Grandi e piccini non possono non visitare Palazzo Sassi de’Lavizzari: all’interno si trova il MVSA, il Museo Valtellinese di Storia e Arte, un luogo a misura di bambino dove tutti gli ospiti possono conoscere la storia della Valtellina e le sue diverse espressioni artistiche attraverso laboratori creativi per i bambini e visite guidate per gli adulti.
Girando per la città si possono ammirare dall’esterno altri palazzi tra cui Palazzo Pretorio (sede del comune), Palazzo Martinengo (sede degli uffici comunali), Palazzo Muzio (sede degli uffici della Provincia di Sondrio) e Villa Quadrio(sede della Biblioteca Rajna e con all’interno il grande salone dei concerti con soffitto decorato da spettacolari stucchi).
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Non solo palazzi ma anche castelli, Sondrio e i suoi dintorni sono un vero e proprio museo a cielo aperto. Si parte con Castello Masegra, situato in una posizione strategica e da qui si può ammirare Sondrio in tutta la bellezza. Il castello al suo interno ospita il CAST, il CAstello delle STorie di montagna (un museo narrante che invita i suoi ospiti a conoscere la cultura montana rappresentata da storie di alpinismo, arrampicata e ambiente; trait d’union è la tecnologia che rende la visita interattiva e strizza l’occhio ai visitatori più piccoli) e il Museo dei Minerali della Valtellina e della Valchiavenna, un’incredibile raccolta di minerali tra i più belli, rari e importanti della Valtellina.
Il Castello Grumello, invece, si trova anch’esso a pochi chilometri da Sondrio e venne donato al FAI nel 1990. Meta perfette per famiglie, il castello regala spettacolari vedute panoramiche.
Teglio
Teglio è un piccolo comune della provincia di Sondrio rinomato per ospitare tra le sue mura l’Accademia del Pizzocchero. Tra una sosta golosa e l’altra, i viaggiatori possono andare alla scoperta di Palazzo Besta, tra i più importanti palazzi rinascimentali della Valtellina e uno dei più interessanti in tutta la Lombardia. Al suo interno sono raffigurate scene dell’Eneide, dell’Orlando Furioso, delle Metamorfosi e di scene bibliche. Inoltre, al piano terra si trova l’Antiquarium, dove sono custodite testimonianze della preistoria valtellinese, che regalano a grandi e piccini un tuffo nel passato.
Talamona
A proposito di Orlando Furioso, in Valtellina si può percorrere un itinerario di quattro tappe, da Talamona a Teglio, che ripercorre le gesta epiche dell’Orlando Furioso attraverso cicli di affreschi che vengono custoditi all’interno di palazzi e dimore storiche. Si parte con Palazzo Valenti, a Talamona, dove all’interno delle mura si trovano sei riquadri che riproducono episodi dei primi due canti del poeta; il Castello Masegra, a Sondrio, pare appartenga a dei discendenti di Orlando e si possono ammirare otto scene narrative del poema; si prosegue poi con Palazzo Besta a Teglio che riporta la raffigurazione a tema ariostesco più grande della provincia di Sondrio; ultima tappa a Castionetto di Chiuro, un borgo medievale, presso la Torre di Roncisvalle dove si trova una scultura istoriata dell’ippogrifo realizzata dall’artista Raffaele Menonna per i Cinquecento anni dalla prima edizione del poema.
Tirano
Tirano è un importante città valtellinese che, grazie alla sua posizione strategica non lontano dal confine con la Svizzera, in passato svolse il ruolo di crocevia. La cittadina ospita numerosi palazzi storici, tra cui Palazzo Salis, una prestigiosa residenza costruita tra il XVI e il XVII secolo. Al suo interno il Palazzo ospita un circuito museale dove i turisti attraversano le 10 stanze più belle dell’edificio tra cui la “Camera delle 8 meraviglie” e il “Saloncello”, una stanza a volta con affreschi a trompe l’oeil che invitano i suoi ospiti a non staccare mai gli occhi dal soffitto. L’apertura è prevista per Pasqua.
Grosio
Non lontano da Tirano, in direzione Bormio, si trova Grosio, un paese che custodisce Villa Visconti Venosta. L’edificio venne fatto costruire per volere del Marchese Emilio, membro della famiglia Visconti Venosta, che desiderava una dimora di famiglia per i soggiorni in Valtellina. La Villa è di stile rinascimentale ed è completamente circondata da un parco di maestosi alberi secolari che oggi è aperto al pubblico; al suo interno, invece, si possono ammirare preziosi oggetti d’arte custoditi all’interno di stanze ricche di storia, oltre a una biblioteca e un museo. L’apertura è prevista per il 29 marzo.
Parco delle Incisioni Rupestri
Il Parco delle Incisioni Rupestri si trova tra Grosio e Grosotto ed è la più importante testimonianza del passaggio di antiche popolazioni sul territorio valtellinese. L’attrazione che dà il nome al sito è la Rupe Magna, una delle più grandi rocce incise di tutto l’arco alpino, con oltre 5.000 raffigurazioni antropomorfe e geometriche databili tra la fine del Neolitico e l’Età del Ferro. Al suo interno sorgono altri due edifici di grande interesse storico, il Castello di San Faustino risalente al X-XI secolo, e il Castello Nuovo, struttura fortificata edificata fra il 1350 e il 1375 per ragioni strategiche e di difesa. Il Parco è inserito in un contesto paesaggistico di grande bellezza e interesse naturalistico ed è particolarmente apprezzato sia dagli amanti della montagna e delle escursioni all’aria aperta sia dagli appassionati di storia antica. Dal 1° aprile verrà esteso l’orario di apertura.
Bormio
Palazzo De Simoni è una dimora nobiliare di Bormio. L’edificio sorge sui resti di un castello medievale, di cui si intravede la torre, e presenta tratti tipici delle ricche dimore bormine. Il suo elegante portale invita i turisti a entrare e perdersi tra le cantine, le rimesse, il giardino e il piano nobile. All’interno del Palazzo si trova il Museo Civico, caratterizzato da tipiche sc’tue (stanze) in legno mentre nelle 27 sale custodisce la storia del paese raccontando usi, costumi e mestieri di una volta, ritratti e dipinti legati alla cultura locale oltre a reperti bellici e alla narrazione degli sport della neve, per cui Bormio è famosa.
Morbegno
Ripassando da Sondrio e tornando in bassa valle si incontra Morbegno con Palazzo Malacrida. L’esterno dell’edificio è molto austero e sobrio mentre l’interno è in grado di lasciare i turisti a bocca aperta. Una volta entrati, infatti, ci si imbatte in un ampio atrio con volte a crociera decorate a stucchi con colori tenui; al primo piano, invece, va in scena il meglio del rococò e si possono ammirare le quadrature di Giuseppe Coduri, con prospettive architettoniche che creano l’illusione di ampliamento degli spazi grazie all’effetto del trompe l’œil, e alcuni capolavori di Cesare Ligari, tra cui Il trionfo della verità nelle arti e nelle scienze, sull’ignoranza.
Prosto di Piuro
Spostandosi in Valchiavenna, Prosto di Piuro ospita Palazzo Vertemate Franchi, una meravigliosa dimora rinascimentale considerata uno tra i palazzi più importanti della Valchiavenna e dell’intera provincia di Sondrio.
L’edificio si trova in una zona isolata rispetto al vero borgo di Piuro e la prima cosa che si nota è il suo giardino all’italiana che circonda la struttura. Se la sobrietà e l’eleganza degli esterni fanno quasi passare inosservato il Palazzo, non si può dire lo stesso dei suoi interni, dove pareti e soffitti a volta stupiscono i turisti con affreschi di scene mitologiche ispirate alle metamorfosi di Ovidio.
Per maggiori informazioni: https://www.valtellina.it/it
©RIPRODUZIONE RISERVATA