Le più belle escursioni sull’Etna

escursioni sull'Etna in estate

Camminare in Sicilia è tanta roba: le escursioni sull’Etna sono bellissime e un’esperienza assolutamente da fare. Camminare nella natura sul più grande vulcano attivo d’Europa è davvero emozionante, potendosi spingere fin vicino ai crateri, alle colate di lava, alle distese di ceneri e alle diverse bocche che si sono formate a diverse altezze lungo i suoi versanti.

Le più belle escursioni sull’Etna

Lungo le pendici dell’Etna esistono infatti numerosissimi sentieri e percorsi, aperti a tutti, per lo più facili e catalogati come Escursionistici, che consentono di scoprire lo specifico paesaggio che varia dalle zone prettamente agricole a quelle di boschi e fino alla fascia più alta, caratterizzata dal paesaggio lunare dato dalla pietra lavica.
E poi l’Etna è anche tra i vulcani più alti al mondo, con i suoi 3 326 di altezza una vera e propria montagna nel cuore del Mediterraneo, dove in inverno si scia vista mare e da dove in estate si può ammirare un panorama spettacolare su tutta la Sicilia e il Mediterraneo, fino all’isola di Malta e alle coste del Nord Africa.

Come visitare l’Etna a piedi

Per visitare l’Etna ci sono tanti modi, dai pacchetti all-inclusive organizzati dai tour operator alle guide alpine che possono accompagnare gli escursionisti alla scoperta delle più interessanti manifestazioni vulcaniche e naturalistiche. Ma ovviamente è anche possibile fare escursioni autonome, senza improvvisare perché si tratta pur sempre di una montagna con quote importanti e con tempi di percorrenza non banali.

 

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Trekking sui due versanti dell’Etna

La maggior parte dei turisti sale ai famosi “criteri silvestri”, raggiungendo il Rifugio Sapienza del CAI dal lato di Nicolosi e da qui prendendo la funivia e poi magari anche l’autobus fuoristrada che porta fino in prossimità di alcuni crateri ancora attivi, fumanti e caldi. A piedi dal Rifugio Sapienza ai crateri sommitali, andata e ritorno, sono circa 3 ore di cammino, ed il versante sud è senza dubbio il più frequentato dagli escursionisti (anche perché nel piazzale del Rifugio Sapienza c’è l’ufficio delle Guide Alpine Etna Sud).

L’altro versante molto frequentato dagli escursionisti è il nord, dove a Linguaglossa si trova l’ufficio delle Guide Alpine Etna Nord. In ogni caso ci sono moltissime guide, mappe e cartine escursionistiche grazie alle quali progettare trekking di uno o più giorni sull’Etna, magari pernottando in uno dei numerosi rifugi alpini presenti sul vulcano: alcuni rifugi sono di proprietà della Forestale, a cui rivolgersi per l’accesso, altri gestiti privatamente e c’è anche qualche bivacco fruibile gratuitamente.

Etna Est: dalla Montagnola a Zafferana Etnea

La traversata, bellissima ma anche impegnativa, dell’intera Valle del Bove, dalla Montagnola a Zafferana Etnea, interamente nella sciara lavica.

Etna nord-est: dal rifugio Citelli ai Crateri Sommitali passando per l’Osservatorio

Quello che va dal Rifugio Citelli ai Crateri Sommitali passando per l’Osservatorio Etneo è un percorso bellissimo del versante di nord-est dell’Etna ma anche abbastanza impegnativo dal punto di vista fisico, con 1754 metri di dislivello su un totale di 20 km di escursione: una fatica che vale sicuramente la pena fare se si vuole ammirare lo spettacolare paesaggio dei Crateri e il panorama che si gode da quella quota.

 

A piedi sull’Etna: salita ai Crateri Sommitali dal sentiero Schiena dell’Asino

Quello della salita ai Crateri Sommitali dal sentiero Schiena dell’Asino, costeggiando la valle del Bove, passando per la partenza della funivia e la torre del Filosofo, è un grande classico delle escursioni in estate sull’Etna: il percorso nella bella stagione non è tecnicamente difficile ma reso faticoso dalla friabilità del terreno, che invece in discesa lo rende agevole e divertente. Rimane comunque una escursione per la quale calcolare almeno 7 ore di cammino tra andata e ritorno e per la quale dotarsi di un buon paio di scarponi o scarponcini tecnici, data la natura del terreno su cui si cammina.

Etna sud-ovest: da Piano Fiera al rifugio Monte Scavo e ritorno

Quello da Piano Fiera al rifugio Monte Scavo e ritorno è un altro bellissimo itinerario del versante sud-ovest dell’Etna, su un percorso non difficile, naturalisticamente eccezionale, e che tocca alcuni punti storicamente rilevanti della storia di questo Vulcano. Si parte da Piano Fiera Adrano inoltrandosi nel bosco lungo il sentiero 708 dei Monti Nespoli, poi si segue il Sentiero 710 Monte de Fiore, che porta agli omonimi monti sul versante occidentale dell’Etna, e dopo aver attraversato la colata lavica del 1832 e visto le 3 Grotte dell’Angelo si arriva al rifugio Monte Scavo dove è possibile passare la notte (portando con sé cibo e acqua, che non si trova lungo il cammino). La ridiscesa è a ritroso sullo stesso percorso.

 

Nel Parco dell’Etna: escursione – Prato Fiorito – Monte Minardo – Piano dei Grilli – Rifugio Zampini

Una facile e non impegnativa escursione nel Parco dell’Etna, che parte dalla lecceta di Prato Fiorito, nota anche con il nome di Bosco di Centorbi, e arriva ai 1350 metri del del Rifugio Zampini, potendo ammirare la sovrastante mole dell’Etna.

 

Foto di David Mark da Pixabay

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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