Riale in Val Formazza: l’estate 2020 immersi nella natura

Riale in Val Formazza

Riale in Val Formazza, nel cuore delle Alpi Lepontine, è la meta ideale per una vacanza nell’estate 2020 all’insegna della natura incontaminata, dei sapori di altri tempi e dell’attività sportiva all’aria aperta per tutta la famiglia. Escursioni lungo il circuito dei laghi, in cima ai passi alpini o ai piedi della cascata più alta d’Europa, assaporando i tesori gastronomici della cultura walser e l’”eroico” formaggio Bettelmatt. Nel panorama di incertezza da Covid19, in cui si dovrà privilegiare un turismo di prossimità alla ricerca di luoghi immersi nella natura e capaci di garantire libertà di movimento e ampi spazi aperti, il borgo di Riale in Val Formazza nell’estremo nord del Piemonte e a pochi chilometri dalla Svizzera, è una meta ideale. Questa piccola località, a 1780 metri d’altitudine, custodisce un inestimabile patrimonio naturalistico, culturale e gastronomico, destinazione perfetta per un soggiorno in cui unire alle emozioni adrenaliniche dell’alta montagna, il relax di un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.

Le meraviglie naturali di Riale in Val Formazza

Circondata da ghiacciai, corsi d’acqua e numerosi laghi alpini, Riale è il punto di partenza per escursioni alla scoperta dei panorami montani circostanti. Ricchissima di specchi d’acqua, molti bacini naturali si incontrano superati i 2000 metri d’altitudine, mentre a bassa quota, la spettacolare diga di Morasco serve come bacino per la Cascata del Toce e fornisce acqua per la produzione di energia elettrica a tutta la Valle. Tra le numerose interessanti mete della zona, ideali per un’escursione, la cima Arbola (3.300), teatro della prima risalita con gli sci ai piedi documentata in Italia a opera di 11 formazzini nei primi anni del Novecento, l’itinerario dei laghi del Boden, un circuito ad anello che tocca i due omonimi laghi e quello Kastel, sede del più grande giardino botanico spontaneo d’Europa e il passo alpino del Gries, uno dei più antichi d’Italia, percorso già nel Medioevo per trasportare le merci da Milano a Berna e, nel 1852, attraversato dal compositore tedesco Richard Wagner.
Vera e propria eccellenza del territorio è però l’imponente Cascata del Toce, che con i suoi quasi 150 metri è tra le cascate con il salto più alto d’Europa. Una bellezza naturale che nei secoli ha conquistato personaggi illustri che hanno visitato questi luoghi, da Gabriele D’Annunzio alla Regina Margherita e Vittorio Emanuele III, passando per De Saussure e Stoppani oltre lo stesso Wagner.
Particolarmente affascinanti da visitare sono, poi, i numerosi insediamenti Walser ancora presenti in zona. I walser sono una popolazione di origine vallese che nel 1200 si avventurò oltre la Svizzera per colonizzare questo lembo di terra. Una cultura molto particolare che influenza ancora tradizioni e costumi del territorio.

Riale in Val Formazza

I sapori di Riale in Val Formazza

Il tesoro gastronomico di Riale e della Val Formazza è il Bettelmatt, formaggio a pasta semi cotta che necessita di una breve stagionatura. Si tratta di uno dei più rari formaggi italiani, definito “eroico” perché prodotto esclusivamente da otto produttori in sette alpeggi sopra i 2000 metri, per una produzione di nicchia che si aggira intorno alle 5.600 forme l’anno. Oltre al Bettelmatt, da alcuni definito “la rolls royce dei formaggi” per la sua scarsa disponibilità che lo rende estremamente ambito e ricercato, i piatti che si possono gustare a Riale sono quelli della tradizione Walser, tramandati ancora oggi da Matteo Sormani, chef “illuminato” della Locanda Walser Schtuba che sta recuperando le antiche ricette Walser (una cucina “povera” che impiegava le poche materie prime del territorio) e le sperimenta in un perfetto connubio tra innovazione e tradizione. Per l’alta quota e l’isolamento in cui spesso si trova Riale nei mesi invernali, chef Sormani negli anni ha sviluppato, inoltre, una vera e propria politica di cucina “indipendente” capace cioè di essere autonoma attraverso l’impiego delle moltissime specie vegetali autoctone (come ad esempio la walser hapfla e cioè la patata walser), ma anche autoproducendo cibi come il pane, la pizza e, a Natale, un panettone “di alta quota” (probabilmente uno dei panettoni più alti d’Italia). Altri sapori di montagna, in una chiave più famigliare, si possono invece gustare all’Aalts Dorf, locanda situata all’ingresso di Riale. Un luogo ideale dove Gianluca Barp e il suo staff offrono agli ospiti l’opportunità di rifocillarsi dopo un’intensa giornata in montagna immersi in una piacevole atmosfera conviviale.

Le attività sportive da praticare a Riale in Val Formazza

Oltre alla possibilità di organizzare escursioni di differenti difficoltà, a seconda della preparazione e del grado di esperienza per visitare le bellezze circostanti da soli o accompagnati da una guida, da Riale è possibile percorrere anche gli storici itinerari della BUT Formazza, l’emozionante gara di skyrunning che ogni anno attira migliaia di runners “estremi” e che quest’anno, a causa delle restrizioni dovute al Covid-19, è stata ripensata con un format più autonomo e social dal nome BUT Salomon Challenge. Dal 1 luglio al 20 settembre, infatti, tutti gli interessati, professionisti o semplici amatori, potranno cimentarsi nei quattro percorsi (52, 35 e 22 km) in solitaria e in autonomia, registrando la propria prestazione e condividendola poi con gli organizzatori che, al termine, stileranno una “classifica virtuale” con tanto di premiazioni.
Per chi preferisse invece un’escursione adrenalinica su due ruote, è possibile percorrere i sentieri più avventurosi a bordo di e-bike con pedalata assistita per provare emozioni speciali in tutta sicurezza. Oltre ai numerosi itinerari immersi nella natura, a partire da questa estate per tutti i bikers sarà pronto un nuovissimo tracciato che da Riale porta fino in Val Bedretto, in Svizzera, attraverso il Passo San Giacomo.

Riale in inverno

Anche in Inverno Riale mantiene la sua anima sportiva, a cominciare dallo sci di fondo: i 12 km di pista sono particolarmente apprezzati da amatori e professionisti che scelgono l’impianto formazzino per i decisivi allentamenti pre-gara. Una curiosità sulla pista di Riale: Gianluca Barp, responsabile del centro fondo, già da due anni porta a termine un innovativo e vincente esperimento per anticiparne l’utilizzo già in ottobre. A fine stagione invernale, infatti, realizza lo stoccaggio di circa 4.000 metri cubi di neve, conservandoli durante i mesi estivi sotto teli geotermici e dissotterrando poi il cumulo in autunno, per offrire così una perfetta pista di allenamento con largo anticipo. Per gli amanti delle passeggiate più intense non mancano poi opportunità per praticare lo Sci alpinismo e le ciaspole.

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