Se stai cercando un posto per le tue vacanze, e sei uno di quelli che presta (giustamente) attenzione ai dettagli, perché non sceglierne uno con un bel marchio di qualità ecologico? Esiste: si chiama Ecolabel e puoi farci affidamento.
Il marchio Ecolabel, introdotto dalla Comunità Europea nel 1992, certificava inizialmente solo prodotti industriali, ma poi è stato esteso anche ai servizi e alle strutture ricettive. Se un campeggio, un albergo o un bed&breakfast sfoggia il suo bel bollino Ecolabel (il simbolo è un fiore), significa che riesce a offrire servizi di qualità eccellente rispettando al tempo stesso l’ambiente.
Un’avvertenza: ciò non significa che chi non ha l’etichetta sia automaticamente un pericolo per la natura. L’adesione infatti è su base volontaria: sta alle singole aziende richiederla sottoponendo la loro candidatura al Comitato Interministeriale per l’Ecolabel e l’Ecoaudit. Se soddisfano i criteri di ecosostenibilità, allora ottengono il marchio, che diventa tanto un vantaggio economico per loro (perché dà un plus in termini di competitività), quanto per i consumatori e i clienti, che hanno a disposizione uno strumento in più per prendere le loro decisioni su cosa comprare o, in questo caso, dove andare a soggiornare in vacanza.
In Italia con l’Ecolabel, strano a dirsi, andiamo forte: se lo sono aggiudicato 21 campeggi e 180 “servizi di ospitalità turistica”, che comprendono hotel, agriturismi, B&B, ostelli e residence. Qui è possibile consultare l’elenco delle attività certificate, suddivise anche su base regionale (c’è pure un comodo catalogo, aggiornato però a fine maggio 2013). È disponibile inoltre il catalogo europeo.
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