4 animali che hanno una memoria strabiliante e i loro segreti, foto

Se c'è una connessione profonda con l'uomo, il ricordo potrebbe restare per tutta la vita nel cervello del cane

La memoria degli animali è un mondo affascinante e misterioso che spesso sfugge alla nostra comprensione. Spesso ci si chiede come facciano alcuni di loro a ricordare luoghi, volti e persino esperienze vissute anni prima. Che si tratti di elefanti che non dimenticano mai, o di cani che riconoscono il loro padrone dopo lunghi periodi, la capacità di memorizzare e imparare è fondamentale per la loro sopravvivenza e può dimostrarci abilità straordinarie.
Guardali nella gallery con le loro caratteristiche!

I cani riescono a ricordare davvero le persone?

Hanno una memoria sorprendente nel riconoscerle, soprattutto se hanno trascorso del tempo insieme o condiviso esperienze significative. Tuttavia, ciò che per noi può sembrare irrilevante viene percepito in modo diverso dal cane, che potrebbe associare emozioni particolari a un incontro, anche se breve. Se il nostro amico a quattro zampe ricorda una persona, lo fa mostrando comportamenti emotivi come scodinzolare, abbaiare o esprimere gioia. Ma se l’incontro è legato a un trauma, potrebbe reagire con paura o ansia.

Non sempre, però, manifesta esplicitamente i suoi ricordi, in alcuni casi potrebbe sembrare che abbia dimenticato qualcuno, anche se in realtà non è così. La durata del ricordo infatti dipende molto dal legame e dall’intensità dell’interazione. Se una persona non ha avuto un impatto emotivo sul cane o non l’ha visto per molto tempo, probabilmente non riscontrerà alcuna reazione.
D’altra parte, se c’è una connessione profonda, il ricordo potrebbe restare per tutta la vita. Inoltre, il contesto in cui avviene l’incontro può fare la differenza: se il cane si trova in un ambiente familiare, il ricordo emergerà più facilmente, mentre in un luogo sconosciuto avrebbe più difficoltà.

 

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Perché si dice avere la memoria da elefante?

Gli elefanti sono tra gli animali più intelligenti, paragonabili per struttura del cervello e capacità cognitive a cetacei e grandi scimmie, inclusi gli esseri umani. Sono infatti in grado di manifestare emozioni complesse come compassione, altruismo, ma anche dolore per la perdita di un familiare. Il loro cervello inoltre è dotato di lobi temporali giganteschi, i più grandi tra i mammiferi in relazione al corpo, cruciali per la memoria e il riconoscimento spaziale.

La loro longevità infatti, è accompagnata da questa straordinaria capacità, che gioca un ruolo fondamentale nelle loro intricate strutture sociali matriarcali. La matriarca, la femmina più anziana, non solo guida il gruppo, ma conserva anche la memoria storica dei luoghi e dei percorsi per trovare cibo e acqua, trasmettendo queste conoscenze vitali alle nuove generazioni. Possiamo quindi definirlo come un vero e proprio “manuale vivente” che attraversa decenni e spazi immensi.

I delfini e la loro memoria episodica

La memoria episodica, che ci consente di ricordare i dettagli di eventi passati, come le conversazioni o l’aspetto delle persone, è stata a lungo ritenuta una capacità esclusivamente umana. Tuttavia, studi recenti hanno rivelato che anche altri animali, come alcuni uccelli e mammiferi, la possiedono. Un esperimento condotto dall’Università di Cambridge ha dimostrato che anche i delfini, in particolare i tursiopi, hanno sviluppato questo tipo di ricordi.

L’esperimento ha coinvolto otto tursiopi, che dovevano recuperare una palla da un umano in vari punti della piscina. Per evitare che i delfini associassero la palla a una persona specifica, le persone cambiavano continuamente posizione e, successivamente, nascondevano la palla dietro la schiena, sfidando i delfini a ricordare dove si trovasse.

I risultati sono stati sorprendenti: tutti i delfini hanno identificato correttamente la posizione della palla, e sette su otto hanno anche ricordato quale umano la teneva, dimostrando che i tursiopi sono in grado di memorizzare non solo il “dove”, ma anche il “chi”, proprio come noi umani.

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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

 

i corvi e la memoria che si basa sulla statistica

Immagina un corvo con una memoria incredibile e un cervello capace di prendere decisioni complesse, come un esperto statistico. È proprio quello che un team di ricercatori ha scoperto in uno studio affascinante pubblicato su Current Biology. In un esperimento innovativo, due corvi sono stati addestrati a collegare diversi stimoli alla probabilità di ricompensa, variando dal 10% al 90%. E quando è arrivato il momento di fare delle scelte, i corvi non hanno solo mostrato di ricordare queste probabilità, ma hanno usato la loro memoria in modo straordinario per prendere decisioni che massimizzavano la ricompensa.

Dunque non si trattava di semplici scelte casuali, riuscivano a calcolare con precisione le probabilità, proprio come farebbe un umano che pondera tutte le opzioni. Questi uccelli non solo ricordano eventi passati, ma li utilizzano attivamente per fare inferenze e scegliere la migliore strategia, rivelando un’intelligenza sorprendente che aiuta loro a navigare nel mondo in modo incredibilmente sofisticato.

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