La dieta anti-infortuni: cos’è?

“L'integrazione è fondamentale anche per l'atleta amatoriale”, sottolinea il prof. Enrico Arcelli, dietologo e medico sportivo nonché Presidente dell’equipe Enervit, “e deve essere scelta in base allo sport effettuato”. Chi pratica sport di resistenza non può fare a meno di acqua, minerali e carboidrati durante le uscite o le competizioni di lunga durata, mentre chi si dedica alle discipline di potenza deve incrementare l'introito di proteine, che deve avvenire costantemente nel corso di tutta la giornata – e non solo nei due pasti principali - specialmente nelle decine di ore successive alla seduta di allenamento, quando ancora c’è la tendenza dei muscoli a fabbricare nuove strutture proteiche. “Uno degli errori più comuni commesso dai giovani atleti è quello di non assumere abbastanza proteine”, continua Arcelli. “In generale, poi, si mangiano troppi carboidrati “cattivi”, come pane e pasta in grandi quantità”. Numerosi, secondo i dati riportati da Arcelli, i risultati degli atleti che seguono la Zona: miglioramento delle prestazioni atletiche, incremento della massa muscolare a discapito della massa grassa, azione positiva sul sistema immunitario, effetti sullo stato infiammatorio dell'organismo, sazietà costante.

L’attività fisica è un caposaldo della salute, così come lo è l’alimentazione. Pianificare pasti bilanciati è importante non solo per gli atleti professionisti, ma anche per chi pratica sport semplicemente per rimanere in forma e sentirsi meglio. Un concetto ribadito alla terza edizione del Congresso Internazionale Science in Nutrition, promosso dalla Fondazione Paolo Sorbini e tenutosi a Milano con la partecipazione di professori, medici e nutrizionisti di fama mondiale.

Gli esperti, sulla base delle ultime ricerche scientifiche, hanno parlato della dieta antinfiammatoria nella prevenzione, e in alcuni casi nella cura, delle malattie croniche e degenerative. La seconda sessione del congresso, Sports and Nutrition, era interamente dedicata al tema dell’alimentazione nello sport. Gli studi parlano chiaro: una dieta bilanciata, basata sul controllo ormonale attraverso il cibo secondo i principi della dieta Zona ideata dal professor Barry Sears, insieme a una corretta integrazione, aiuta a migliorare la prestazione atletica e a prevenire o recuperare dagli infortuni.

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