Free Thinker di The North Face, la giacca estrema

La quantità esorbitante di neve caduta questo inverno ha allungato la stagione dello sci: se anche molti impianti chiuderanno nei prossimi giorni, per i fan dello scialpinismo e del free ride il divertimento continua. Siamo ancora in tempo allora per presentare la Free Thinker di The North Face, una giacca super-attrezzata che abbiamo trovato semplicemente fantastica (senza stare lì a girarci troppo intorno). Fa la sua figura anche sulle piste da discesa, ma è stata concepita per dare il massimo in ogni genere di condizione proprio fuori dalle strade battute, dove si fa sul serio.

Ed è proprio lì che siamo andati a provare la Free Thinker, in mezzo alla neve fresca, indossandola sotto il sole e nel nevischio, al caldo e al gelo, a 3mila metri di quota e nel bosco a fondovalle. Qualunque fossero le variabili del manto e del clima non ci ha mai deluso.

Il segreto sta nella qualità di costruzione e nel materiale: è realizzata in Gore-Tex Pro a tre strati, la tecnologia più tosta e avanzata del marchio. La sensazione di robustezza è chiara già al tatto, ma quando poi ti infili la giacca diventa una certezza: è come trovarsi dentro un’armatura, ma comoda, flessibile e leggera (sette etti, non male considerato lo spessore). Impermeabilità, resistenza e impenetrabilità per il vento sono totali.

Chiaramente non bisogna aspettarsi che la giacca vi riscaldi: non è imbottita e quindi va utilizzata con la giusta combinazione di strati interni. Il suo lavoro è un altro – tenere fuori gli elementi atmosferici e tutto quello che può bagnarvi – e lo assolve in modo egregio.

La ricerca della performance però non comporta nessun compromesso in fatto di comfort: la Free Thinker veste alla perfezione e lascia tutta la libertà di movimento che si possa desiderare. È leggermente più lunga rispetto alla misura standard delle giacche analoghe, arrivando a coprire anche le natiche (ma si può regolarla per tenerla giusto sotto la vita). Quando poi la situazione meteorologica richiede un isolamento integrale, entrano in gioco la ghetta interna e i ganci sul fondo, che permettono di fissare la giacca ai pantaloni: il calore resta dentro, la neve e il vento fuori.

Anche le maniche (comunque regolabili con il velcro) sono più lunghe e inglobano i guanti fino alle dita, evitando accidentali infiltrazioni di neve; una soluzione che a qualcuno potrebbe dare fastidio, ma che noi abbiamo apprezzato in più di un’occasione. Il cappuccio può essere regolato per l’utilizzo sia con il casco che senza e calza sempre a pennello.

Per una giacca di questo tipo, la Free Thinker ha una sovrabbondanza di tasche ampie e utili, sia interne che esterne (con una doppia per tenere asciutto lo smartphone). Una chicca: la tasca sulla manica sinistra contiene un panno pulisci-lenti fissato con un elastico.

Sono pochissime le controindicazioni che abbiamo riscontrato finora. La zip frontale tende a bloccarsi all’altezza del collo richiedendo di intervenire a due mani, e avremmo apprezzato una doppia apertura con due cursori. La giacca inoltre è poco “pieghevole” e non si compatta granché quando bisogna infilarla in uno zainetto, per esempio, ma d’altra parte stiamo parlando di un prodotto full optional e non di un guscio minimale.

A parte questi dettagli, che tolgono giusto uno zic alla perfezione, non c’è altro da appuntare alla Free Thinker. Che oltretutto è anche molto bella, specialmente nella colorazione a due tinte asimmetriche nero-blu: la sostanza viene prima di tutto, ma se anche l’occhio è soddisfatto, tutto di guadagnato.

Adatta a: chi vuole sempre essere pronto a tutto

Pro: ottima traspirabilità e ha anche le zip sotto le ascelle per gestire l’aerazione a piacimento

Contro: vale, ma il costo è comunque impregnativo

Prezzo: 500 euro

Voto: 9

Per informazioni The North Face

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