5 escursioni ispirate da Walter Bonatti

Dal Cervino al Gran Sasso, al sentiero nella sua Dubino, 5 escursioni dedicate a Walter Bonatti per ripercorrere i passi del grande alpinista ancora oggi fonte di ispirazione per chiunque ami la montagna

3-Tre Cime Lavaredo - foto Flickr Stefano Montagner
Rifugio Walter Bonatti Monte Bianco

Dalle Alpi al Gran Sasso in Italia ci sono alcune escursioni ispirate da Walter Bonatti per ripercorrere i passi del più grande alpinista del mondo. Così infatti lo definiva Paris Match nel 1955, subito dopo la prima solitaria sul pilastro sud-ovest del Dru, la più bella guglia del Bianco nella capitale mondiale dell’alpinismo, Chamonix. Sì, nonostante gelosie e polemiche che ne hanno accompagnato la vita e le imprese, pochi alpinisti e avventurieri sono stati e sono tuttora fonte di ispirazione e ammirazione come Walter Bonatti: ecco perché, disseminate tra le sue montagne, sopravvivono ancora le tracce delle sue imprese, come in questi 5 escursioni ispirare da Walter Bonatti lungo lei quali il mito del grande alpinista è ancora vivo e palpabile.
Eccoli nella gallery!

Le 5 escursioni ispirate da Walter Bonatti

1. Da Courmayeur al Rifugio Alpino Walter Bonatti

Qui la suggestione è tutta nel rifugio d’arrivo, aperto nel 1998 e – caso probabilmente unico in Italia – dedicato all’apinista ben prima della sua morte: Bonatti lo visitò nel 2000, lasciando anche un proprio ricordo epigrafo, e d’altra parte il Monte Bianco è stato il luogo elettivo di Bonatti, che dal 1949 al 1964 vi concluse centinaia di ascensioni. Rifugio Walter Bonatti Monte BiancoAltra suggestione è che sostanzialmente si tratta della prima tappa del Tour del Mont Blanc, almeno per chi affronta la boucle partendo da Courmayeur. Sono almeno 5 ore di cammino seguendo il nuovo percorso per la Val Ferret che non prevede la salita alla cresta del Mont de la Saxe, tuttora considerata il miglior punto di osservazione del versante sud del Monte Bianco.
In foto: Rifugio Bonatti lungo il Tour du Mont Blanc.
Credits: FlickrCC Heather Cowper

2. Nuovo Itinerario Bonatti sul Gran Sasso

Walter Bonatti amava il Gran Sasso, e l’aveva girato in lungo e in largo con il suo amico e guida alpina Lino d’Angelo. Per questo poco dopo la sua scomparsa un gruppo di appassionati del Cai de L’Aquila in Abruzzo ha voluto ideare un tracciato nella parte più selvaggia del Gran Sasso e intitolarlo all’alpinista ed esploratore: il Nuovo Itinerario Walter Bonatti sul Gran Sasso parte da Nerito e dal Centro Escursionistico del Parco del Gran Sasso – Monti della Laga e attraversando alcuni degli angoli più selvaggi e remoti di queste montagne sale alla cima del monte Corvo (2623 metri), poi alla Cima di Malecoste e seguendo la lunga cresta arriva a Campo Imperatore scavalcando cima Wojtila (2425 m) e pizzo Cefalone (2533 m) per poi scendere dal passo del Lupo fino al piazzale della funivia di Campo Imperatore (2100 m). Per informazioni sul tracciato ci si può rivolgere al Cai de L’Aquila.
In foto: Campo Imperatore da Monte Aquila.
Credits: FlickrCC Daniele Faieta

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3. Giro delle Tre Cime di Lavaredo

Nel settembre del 1952 l’ossessione di Bonatti era la scalata della Comici-Dimai, sulla parete nord delle Tre Cime di Lavaredo: il primo tentativo fallì dopo circa 80 metri, e Bonatti dedicò tutto l’inverno ad allenarsi in Grigna per poi tornare sulle Dolomiti nel febbraio del 1953: in pochi giorni realizza la prima invernale della Via Cassin alla Cima Ovest e la seconda invernale della Nord alla Cima Grande. Oggi il giro delle Tre Cime di Lavaredo è una delle escursioni più note al mondo, bellissima da fare in autunno e accessibile a tutti: normalmente si parte e si arriva al Rifugio Auronzo, e si percorre il giro completo delle Tre Cime di Lavaredo passando per il Rifugio Lavaredo, i 2454 metri della Forcella Lavaredo, il Rifugio A. Locatelli e ritorno al punto di partenza in circa 3 ore.
Credits: FlickrCC Stefano Montagner

4. Sentiero Walter Bonatti, da Dubino ai Bagni di Masino

Tra le escursioni ispirate da Walter Bonatti non può mancare questo sentiero inaugurato a agosto 2014 dalla sezione Novate Mezzola-Verceia del CAI, che parte dalla casa di Walter Bonatti a Monastero di Dubino (Sondrio) e arriva ai Bagni di Masino: sono 29 km tecnicamente non difficili ma impegnativi dal punto di vista fisico (da 2920 a 3870 metri di dislivello positivo, a seconda delle varianti che si scelgono), in parte ricalcano la terza giornata del tracciato del Sentiero Life delle Alpi Retiche e sono da affrontare in almeno 2 giorni se non 3 e solo da Escursionisti Esperti. Da Monastero di Dubino si risale il crinale che divide la Costiera dei Cech dalla Val dei Ratti fino al monte Bassetta, al passo di Primalpia e all’omonimo bivacco, e poi scendendo per il passo del Calvo in Valle dell’Oro e infine ai Bagni di Masino. Sono Valli, in particolare quella dei Ratti, difficilmente accessibili se non precluse alle auto, e che hanno ancora il senso della scoperta della vera wilderness e della natura nel suo stato più originale.
In foto: la Val Dei Ratti. Credits: FlickrCC Paolo Mutti

5. La Gran Balconata del Cervino

Nel 1965, esattamente 100 anni dopo la prima ascensione di Edward Whymper, Bonatti firma la sua impresa più celebre sulla Gran Becca, l’apertura in solitaria e invernale di una via diretta sulla parete Nord. Il Cervino sarà anche il suo addio all’alpinismo estremo e l’inizio di una nuova vita, quella dedicata all’avventura e ai reportage di viaggio. Per ammirare in tutta la sua maestosità la montagna a forma di montagna non c’è niente di meglio della Gran Balconata del Cervino lungo il sentiero 107, un percorso ad anello che si snoda lungo tutta la Valtournanche toccando i comuni di Antey-Saint-André, La Magdeleine, Chamois, Valtournenche e Torgnon, con l’aggiunta di una nuova parte che, attraverso i Comuni di Châtillon, Saint-Vincent ed Emarèse, giunge fino al Col Tzucore. Complessivamente sono 73km non difficili (dislivello complessivo 2300 m, quota media 1800 m), per un totale di circa 25 ore di cammino da dividere idealmente in 4 tappe (qui le informazioni su rifugi e possibilità di pernottamento). In alternativa ci sono queste passeggiate panoramiche con partenza da Zermatt.
Credits: FlickrCC Guillaume Baviere

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