I percorsi di Trekking Urbano da scoprire

N.B. le date della giornata possono variare in base alla località: tutte le info su www.trekkingurbano.info

Pordenone

I percorsi proposti dalla Giornata Nazionale del Trekking Urbano si sviluppano lungo sentieri urbani e naturalistici, unendo il patrimonio artistico e architettonico con la bellezza della natura. Ecco un riassunto dei percorsi più significativi, raggruppati per tematiche principali. E una gallery con i luoghi.

Arte e natura

Arte e natura trovano una fusione perfetta in alcune città che celebrano il paesaggio come opera d’arte a cielo aperto. Ad Aosta, un percorso tra le vestigia romane del centro storico permette ai visitatori di immergersi in una città antica, incorniciata dalla maestosità delle Alpi.

a fusione tra natura e architettura si ritrova anche ad Asciano, nel cuore delle Crete Senesi, dove il paesaggio modellato dal vento e dall’acqua si integra perfettamente con gli antichi edifici medievali. Qui, il trekking permette di scoprire come i maestri del Trecento e Quattrocento abbiano tratto ispirazione dalle forme naturali per le loro opere d’arte, visibili oggi nel Museo di Palazzo Corboli.

Memoria storica e identità culturale

Alcuni itinerari mettono in luce il valore della memoria storica e dell’identità culturale, rievocando episodi e trasformazioni che hanno plasmato intere comunità. Acqui Terme, con il suo percorso che attraversa le antiche terme romane e il Castello dei Paleologi, ricorda la storia millenaria della città e l’influenza delle sue famose acque curative. Ad Aidone, in Sicilia, il trekking urbano rivela la storia della città normanna attraverso i suoi monumenti e le vestigia di Morgantina, un’antica polis greca che oggi svela tracce di un glorioso passato. La memoria si intreccia con la storia recente a Cassino, dove il trekking parte dal nuovo Corso della Repubblica e segue le tracce della ricostruzione post-bellica. Questo percorso urbano, pensato per celebrare l’identità e il recupero della città distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, rappresenta un forte esempio di come l’uomo abbia saputo riprendersi dal trauma della guerra, ricostruendo non solo il paesaggio urbano ma anche la memoria collettiva.

Il tema dell’artificio umano

Il tema dell’artificio umano è centrale anche in città come Monselice e Montagnana, dove le antiche fortificazioni medievali si fondono con i paesaggi collinari, offrendo ai partecipanti una riflessione su come l’uomo abbia plasmato il territorio per ragioni difensive e strategiche. Questi due borghi veneti sono circondati da paesaggi naturali, ma i loro castelli e mura difensive raccontano di come il territorio sia stato modellato per essere allo stesso tempo fortezza e luogo di vita. A Passirano, in Franciacorta, il trekking attraversa vigneti e colline, svelando la storia di un luogo legato all’astronomia e alla scienza.

Anche Pavia si presenta come un perfetto esempio di città dove l’artificio umano ha contribuito a trasformare il paesaggio naturale in un centro urbano di rilievo. Il trekking pavese esplora i luoghi simbolo della città, dalle chiese medievali ai resti delle antiche mura, fino a percorrere un tratto della Via Francigena. Un viaggio che racconta come la città sia cresciuta intorno al fiume Ticino, sfruttando
l’ambiente circostante per creare un centro di scambio e cultura che ha mantenuto la sua importanza nel corso dei secoli.

La natura incontaminata

La natura incontaminata è al centro dei percorsi di città come Ancona e Lecco. Ad Ancona, i partecipanti potranno esplorare il Parco del Cardeto, con i suoi 35 ettari a picco sul mare e le sue rovine storiche che si mescolano con il verde circostante, in un’atmosfera che evoca dipinti romantici. A Lecco, il trekking conduce tra le grotte di Laorca, un luogo suggestivo che offre panorami mozzafiato sul lago e testimonianze storiche legate alle tradizioni locali. Comacchio, invece, invita a scoprire il paesaggio unico delle Valli di Comacchio, tra casoni di pesca e bilancioni, in un’immersione nelle tradizioni locali e nel patrimonio naturale del delta del Po.

Bologna, il percorso si snoda attraverso l’Oasi dei Saperi, un antico centro avicolo ora convertito in un’area verde ricca di biodiversità, dove la storia della produzione agricola della città si intreccia con le sue tradizioni culturali. La scoperta della Bologna meno conosciuta prosegue lungo il Canale Navile, con tappe a luoghi come il Macero del XVII secolo e l’antica dogana di Corticella, che raccontano di una città fortemente legata al suo paesaggio fluviale.

Attenzione alle tradizioni enogastronomiche, all’ambiente circostante e alla sostenibilità

Alcuni itinerari si distinguono anche per l’attenzione alle tradizioni enogastronomiche e alla sostenibilità. Capaccio Paestum, con i suoi antichi uliveti e le viste spettacolari sul Golfo di Salerno, unisce storia, arte e natura, offrendo un’esperienza che celebra anche i sapori locali. Empoli, con il suo trekking lungo la via del sale, narra la storia commerciale della città, con tappe ai mulini e ai magazzini storici del prezioso minerale, mentre Ceglie Messapica, in Puglia, invita a scoprire l’arte futurista e il paesaggio mediterraneo attraverso una passeggiata tra antichi boschi e campi coltivati.

Tra le altre città, da segnalare anche L’Aquila, dove il trekking urbano diventa un dialogo con il paesaggio montano, ricordando come la città sia intrinsecamente legata al suo ambiente circostante. Il percorso che abbraccia non solo le antiche mura trecentesche e gli scorci storici, ma anche la montagna che circonda il capoluogo abruzzese. Lungo il cammino, i partecipanti scopriranno la storia dell’alpinismo, della transumanza e della Perdonanza Celestiniana, intrecciando tradizioni millenarie con le bellezze naturali della regione.

A Salerno, il trekking urbano porta tra i monasteri benedettini, veri modelli di sostenibilità e innovazione. Qui, i complessi di San Lorenzo e San Nicola, con i loro orti, spezierie e balnea, raccontano di un paesaggio trasformato dalla sapienza monastica. L’arte e la bellezza, da sempre cardini della vita benedettina, si fondono con la sostenibilità ambientale, offrendo un viaggio attraverso il tempo che svela come questi luoghi abbiano plasmato il paesaggio urbano e naturale della città.

Uno dei percorsi di trekking urbano più spettacolari

Finale Ligure offre uno dei percorsi più spettacolari del trekking urbano 2024, immergendo i partecipanti nel cuore della Riviera Ligure di Ponente, dal lungomare, dove i colori del Mediterraneo ai borghi antichi di Marina, Pia e Finalborgo. Chi ama la natura può estendere il trekking fino a Varigotti, un borgo marinaro incantevole. L’itinerario di Castelfranco Veneto, invece, segue le orme di Antonio Caregaro Negrin, l’architetto paesaggista che nel XIX secolo ridisegnò il parco di Villa Bolasco, trasformando il paesaggio urbano con i suoi giardini romantici in stile inglese. Questi giardini, con i loro viali ombrosi e gli specchi d’acqua, rappresentano un perfetto esempio di come l’ingegno umano possa integrarsi armoniosamente con la natura.

Dove il trekking urbano si fa epico

Tra le città più affascinanti che hanno aderito a questa edizione c’è sicuramente Mantova, dove il trekking urbano si fa epico. Il percorso conduce dal centro storico fino al Forte di Pietole, un’antica struttura difensiva voluta da Napoleone, nascosta per anni tra i boschi. Camminando lungo l’antico cammino di ronda, i partecipanti scoprono la storia militare della città, immersi in un paesaggio che alterna architettura fortificata e natura incontaminata. Una tappa al Parco Museo Virgilio completa l’esperienza, rendendo il trekking una vera avventura tra passato e presente, dove le memorie della città si fondono con il verde circostante.

E dove la natura diventa un vero e proprio simbolo di identità cittadina

E ancora ad Ascoli Piceno, la natura diventa un vero e proprio simbolo di identità cittadina. Il trekking parte dal Ponte Maggiore, dove l’immagine di un picchio, uccello sacro ai Piceni, rappresenta l’origine mitica della città. Attraversando giardini pubblici e piazze storiche, i partecipanti scopriranno come la natura abbia da sempre avuto una funzione difensiva e simbolica, dalla Roma antica al Medioevo. Il percorso si conclude al Colle dell’Annunziata, un luogo dove la natura si impone come protagonista, raccontando la storia della città e del suo paesaggio.

Anche il Molise partecipa alla giornata del Trekking Urbano con la città di Termoli: una passeggiata lungo la costa, dove il borgo antico sembra affiorare dall’Adriatico come una creazione artistica. Il cammino porta i partecipanti attraverso le strade strette del centro storico, per poi seguire il litorale, dove la Land Art e l’Urban Art si fondono con il paesaggio naturale.

Non poteva mancare Biella, con i suoi giardini terrazzati. Il percorso porta i visitatori a scoprire come i giardini formali, nati su antiche ripe boscose, abbiano trasformato il paesaggio. Le tappe toccano quelli dei Palazzi La Marmora, Ferrero e Gromo Losa, offrendo panorami mozzafiato.

Il legame tra memoria storica e paesaggio naturale

E poi ci sposta sulle isole, nel cuore della Gallura sarda, a Tempio Pausania, nel cuore della Gallura, offre un percorso che esplora il legame tra memoria storica e paesaggio naturale. Camminando tra le vie di granito del centro cittadino, i partecipanti saranno coinvolti in un viaggio sensoriale che racconta la vita antica del luogo. Tra luci, suoni e performance artistiche, il trekking urbano diventa un’esperienza immersiva che intreccia memoria, natura e arte, svelando la bellezza autentica della Sardegna.

Tutte le città e i percorsi su: www.trekkingurbano.info

In conclusione, la Giornata Nazionale del Trekking Urbano 2024 rappresenta un’opportunità imperdibile per immergersi tra le bellezze nascoste dei comuni italiani, scoprendo come memoria, artificio e paesaggio si fondano per creare un’esperienza unica. I percorsi proposti celebrano l’armonia tra l’uomo e la natura, invitando i partecipanti a riscoprire, a passo lento, la bellezza del nostro territorio, arricchita da secoli di storia, arte e cultura.

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