I trekking più emozionanti delle Dolomiti

Trekking e percorsi di più giorni nelle Dolomiti trentine, veri e propri viaggi a piedi alla scoperta delle più belle montagne del mondo

Dolomiti Panorama Trek - Palaronda attorno a San Martino di Castrozza

Quattro giorni attorno alle Pale di San Martino, uno dei monumenti naturali più nobili del nostro paese. Questo è un tour ad anello per chi vuole vivere la montagna fino in fondo e riscoprire l’autentica austerità dell’altopiano, che è rimasto quasi intatto rispetto a duecento anni fa, quando cominciò ad attirare i primi turisti inglesi. Si parte quindi da San Martino di Castrozza salendo in quattro ore al Rifugio Rosetta (1100 metri di dislivello, altrimenti superabili con meno romantici impianti a fune). Da qui poi si arriva alla base del piccolo ghiacciaio della Fradusta e alla panoramica Cima (2939 metri) proprio nel cuore delle Pale. Dicono che nelle giornate terse da qui si veda la Laguna di Venezia. Dal Rifugio Pradidali, in mezzo alle cime aguzze, si scende nella primitiva Val Canali al rifugio Canali-Treviso (1631 metri), per poi tornare, il giorno seguente, su a San Martino. Esiste anche un trekking più duro che prevede il passaggio dagli stessi rifugi ma anche dell'impegnativa ferrata del Velo della Madonna.

Val-di-Fassa
Torre-di-Pisa-Latemar-Fiemme
Palaronda-Castrozza
Lagorai-Fiemme
Folgaria

I trekking più emozionanti delle Dolomiti sono tanta roba. Dovreste saperlo: il dizionario della lingua dell’outdoor definisce con la parola “trekking” un’escursione a piedi della durata di più giorni consecutivi. Qualcosa più della semplice “escursione”. Ecco, non è necessario percorrere il Cammino di Santiago o la Via Francigena per fare un vero trekking. Il solo Trentino conta una manciata di escursioni di più giorni, a spasso tra le vette delle Dolomiti, certamente impegnative ma alla portata di tutti e che tolgono il fiato soprattutto per la bellezza dei panorami, più che per i dislivelli.

I trekking più emozionanti delle Dolomiti

Un modo diverso, più intenso, di vivere la montagna e il contatto con la natura: vedere un tramonto in assoluto silenzio sotto le Torri del Vajolet non è come vederlo dal paese a Pozza di Fassa; svegliarsi alle sei del mattino e bere un caffè a piedi nudi nell’erba davanti a un rifugio con l’aria frizzante del mattino non dà le stesse sensazioni di una colazione in albergo, per quanto elegante; incontrare un camoscio o un’aquila mentre ci si siede su un masso a riposare a pochi metri dal Lago dell’Antermoia, a quasi 3000 metri, non è come incrociare uno scoiattolo in fondovalle.

 

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