I 15 parchi nazionali d’Europa più emozionanti da visitare adesso

Sono oltre 500 e alcuni sono protetti dall'UNESCO. Tra i tanti, gli utenti di Jetcost hanno selezionato il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni in Campania e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in Veneto

L'ambiente desertico del Parco nazionale del Teide - Isole Canarie (Spagna)

I parchi nazionali d’Europa sono aree naturali protette, dichiarate tali da ogni Paese, che vengono tutelate attraverso norme specifiche per preservarne la fauna selvatica e l’ambiente naturale. In Europa ci sono più di 500 parchi nazionali, di cui una dozzina sono protetti dall’UNESCO e considerati Patrimonio dell’Umanità. Sono luoghi in cui si possono trovare cime granitiche, sterminate foreste di faggi, sorgenti sotterranee, cascate spettacolari, animali selvatici allo stato brado e un silenzio e una pace inusuale.
Sfoglia la gallery e scopri i 15 parchi nazionali più attraenti scelti dagli utenti di Jetcost.it tra quelli di tutta Europa

I 15 parchi nazionali d’Europa più interessanti da visitare

Gli utenti del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, in quest’occasione, hanno valutato i migliori parchi nazionali d’Europa e dalle risposte è emerso che tre di questi sono qui in Italia: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni in Campania e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in Veneto.

Parco nazionale del Durmitor (Montenegro) Modellato dai ghiacciai e attraversato da fiumi e falde acquifere, il Parco Nazionale del Durmitor è di una bellezza mozzafiato. Lungo il corso del fiume Tara, che presenta le gole più profonde d'Europa, si trovano fitte foreste di conifere con un'importante flora endemica e laghi cristallini. Uno dei punti salienti è il Lago Crno Jezero, il Lago Nero, lago glaciale a più di 1.400 metri di altitudine, che nonostante il nome, non è affatto nero: in realtà si tratta di due laghi dalle acque trasparenti e dalle suggestive tonalità smeraldo e turchesi, completamente circondati da alte montagne e foreste lussureggianti; un vero paradiso della natura. Altrettanto suggestivo è il canyon del fiume Tara, il più lungo d'Europa e il secondo al mondo, lungo 78 chilometri e con un salto di quasi 1.000 metri nel punto più profondo. Questa caratteristica naturale è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO prima dello stesso Parco nazionale del Durmitor.

1. Parco nazionale di Plitvice – Lika (Croazia)

Conosciuto come il Paradiso acquatico, è costituito da un gruppo di 16 laghi profondi, ognuno dei quali cambia colore a seconda dell’ora del giorno – dal turchese intenso al verde menta, fino al grigio e al blu – collegati tra loro da bellissime cascate e incantevoli ruscelli. Scorrendo tra rocce dolomitiche e calcaree, le acque di questo parco hanno creato nel corso dei millenni delle dighe naturali che hanno portato alla formazione di tutta una serie di laghi, grotte e cascate di incredibile bellezza. Vale la pena visitarlo anche in inverno, quando le cascate sono ghiacciate e i laghi con la loro superficie specchiata di ghiaccio assumono la tonalità del cielo. Dal 1979 questo parco è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

2. Parco Nazionale delle Isole Atlantiche – Galizia (Spagna)

Condiviso dalle province galiziane di A Coruña e Pontevedra, nell’angolo Nord-occidentale della Spagna, il Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia è situato nel cuore delle Rías Baixas. In questo luogo particolarissimo, in cui si incontrano acqua dolce e acqua salata, si crea un ecosistema unico, ricco di vita marina e terrestre. Se da una parte, infatti, spiccano i sistemi di dune, le scogliere e i boschetti di ginestre ed eriche, dall’altra, nell’ambiente marino, con fondali rocciosi, è possibile ammirare colonie di alghe brune che ospitano una grande varietà di esseri viventi. Questo trio di isole (Illa de Monteagudo, Illa do Faro e la meridionale Illa do San Martiño), che combinano le loro spiagge bianchissime e le lagune cristalline con ripide scogliere e punti panoramici rocciosi, sono prive di traffico, cosa che enfatizza la sensazione per il visitatore di essere alla “fine del mondo”. Inoltre, insieme formano un frangiflutti che protegge la città costiera di Vigo dalla furia dell’Atlantico.

3. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Italia)

È incredibile pensare che a sole due ore d’auto da Roma si possano trovare l’orso bruno marsicano, la lince selvatica, il lupo appenninico e l’aquila reale che vivono tra cime granitiche e boschi di faggio, in valli e prati pieni di nontiscordardime, con una natura dominante e selvaggia che ospita solo una serie di villaggi collinari sparsi qua e là. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, visitato da due milioni di persone all’anno, è il più antico d’Italia e si estende per 50.000 ettari nel cuore degli Appennini. Le antiche faggete, con alberi di oltre 500 anni, sono Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. All’interno del parco si possono fare escursioni a piedi, a cavallo, si possono praticare birdwatching, mountain bike, sci alpino o di fondo in inverno. La rete di percorsi escursionistici comprende più di 150 sentieri per un totale di 750 chilometri e il panorama è mozzafiato, oltre che la tranquillità che vi si respira solo entrandovi.

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4. Parco nazionale di Doñana – Andalusia (Spagna)

Situato a Huelva, in Andalusia, il Parco di Doñana occupa la riva destra dell’estuario del fiume Guadalquivir, vicino alla sua foce nell’Atlantico a Sanlúcar de Barrameda. È degno di nota per la grande varietà dei suoi biotopi: lagune, paludi, macchia mediterranea e dune mobili e fisse. È l’habitat naturale di cinque specie di uccelli a rischio estinzione e di alcune specie emblematiche come la lince iberica e l’aquila imperiale, anch’esse in pericolo. La palude è un luogo di passaggio, di riproduzione e di svernamento per migliaia di uccelli europei e africani, rappresenta quindi un ecosistema di altissimo valore ecologico. I variegati paesaggi che compongono Doñana comprendono anche il sistema di dune fossili che corre tra Matalascañas e la foce del Guadalquivir, più di 25 chilometri di spiaggia vergine e sabbie bianche; la duna fossile di Asperillo è alta più di 30 metri e la scogliera di Asperillo è uno spettacolare taglio formato da arenaria di colore arancione e ocra a causa delle acque ricche di ossido di ferro che scorrono nei cosiddetti “chorritos de la pared” (piccoli ruscelli nella parete).

5. Parco nazionale di Dartmoor – Devon – (Inghilterra)

Selvaggia brughiera aperta e profonde vallate fluviali, con una ricca storia, leggende e una fauna rara: Dartmoor è un luogo unico. È riconosciuto come uno dei paesaggi più belli del Regno Unito. Il granito è un importante elemento unificante di questo scenario; modellato nei millenni dall’azione degli eventi atmosferici, forma i caratteristici tors, delle scoscese collinette rocciose. È una zona molto interessante dal punto di vista anche archeologico: ci sono castelli, abbazie e numerosi monumenti preistorici che includono il Beardown Man, alto 3,5 metri, vicino a Devil’s Tor e 5.000 capanne di pietra. Qui ci sono tra i sentieri escursionistici migliori della Gran Bretagna.

6. Parco nazionale di Peneda-Gerês Región Nord (Portogallo)

Nell’estremo Nord-Ovest del Portogallo, tra l’Alto Minho e Trás-os-Montes, la Serra da Peneda, insieme alla Serra de Gerês, è l’unica area protetta portoghese a essere dichiarata Parco Nazionale. Presenta paesaggi abbaglianti tra montagne e dighe, dove specie uniche come il cavallo selvatico garrano corrono liberamente tra le montagne. La sua vegetazione è eclettica, con diverse tonalità di verde che ricoprono le catene montuose, evidenziando una foresta di agrifogli, unica a livello nazionale, e specie endemiche come il giglio di Gerês, che illumina i campi con i suoi toni blu-violetti. Il terreno, molto montagnoso, è attraversato da fiumi e argini che scorrono rapidamente e si trasformano in cascate. Sembra un mondo a parte dove la natura la fa da padrona.

7. Parco nazionale della Valle di Lauterbrunnen – Berna (Svizzera)

La Valle di Lauterbrunnen, nella regione di Berna, tra Interlaken e il massiccio della Jungfrau, è di una bellezza spettacolare. Lauterbrunnen riunisce quasi tutto ciò che rende speciale la Svizzera. Qui si può ammirare lo spettacoli naturale fornito dalle Alpi, passeggiare attraverso villaggi da cartolina, esplorare sentieri escursionistici e praticare gli sport invernali più belli della Svizzera, ammirando da vicino la Jungfrau, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Le scogliere scolpite dai ghiacciai si ergono sopra campi verdi di pini e capanne di legno. Circa 72 cascate scendono da queste pareti scoscese, la più impressionante delle quali è la cascata di Staubbach. La sua bellezza è tale che Goethe e Lord Byron ne furono ispirati per scrivere poesie. Gli utenti di Jetcost.it consigliano di non perdere inoltre le cascate di Trummelbach, originate da un ghiacciaio e con accesso sotterraneo, sono le uniche del genere in Europa, sono collegate via ascensore, con gallerie, tunnel, piattaforme e sentieri: vederle da vicino è un’esperienza imperdibile.

8. Parco nazionale della Foresta Nera (Germania)

Nascosto nel Sud-Ovest della Germania, il Parco Nazionale della Foresta Nera sembra uscito da una fiaba dei Fratelli Grimm. Il suo paesaggio naturale è unico, ricco di valli, antiche rocche, brughiere punteggiate di erica, laghi cristallini, fattorie e scure foreste di abeti rossi; è un’area boschiva montuosa che si estende per 160 km e la sua diversità di paesaggio si riflette anche nella varietà della flora e della fauna. Le foreste di abeti e faggi dominano lo scenario. Una caratteristica particolare del parco sono le aree erbose, chiamate Grinden, nelle zone più alte. Qui si può passeggiare o andare in bicicletta e spesso si sentono e si vedono picchi e cuculi (piccola curiosità: la regione è il luogo di nascita dell’orologio a cucù).

9. Parco nazionale del Durmitor (Montenegro)

Modellato dai ghiacciai e attraversato da fiumi e falde acquifere, il Parco Nazionale del Durmitor è di una bellezza mozzafiato. Lungo il corso del fiume Tara, che presenta le gole più profonde d’Europa, si trovano fitte foreste di conifere con un’importante flora endemica e laghi cristallini. Uno dei punti salienti è il Lago Crno Jezero, il Lago Nero, lago glaciale a più di 1.400 metri di altitudine, che nonostante il nome, non è affatto nero: in realtà si tratta di due laghi dalle acque trasparenti e dalle suggestive tonalità smeraldo e turchesi, completamente circondati da alte montagne e foreste lussureggianti; un vero paradiso della natura. Altrettanto suggestivo è il canyon del fiume Tara, il più lungo d’Europa e il secondo al mondo, lungo 78 chilometri e con un salto di quasi 1.000 metri nel punto più profondo. Questa caratteristica naturale è stata inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO prima dello stesso Parco nazionale del Durmitor.

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10. Parco nazionale del Vatnajökull (Islanda)

Questo sito naturale di 1.400.000 ettari copre un’iconica regione vulcanica dell’Islanda ed è il più grande d’Europa. Il territorio del parco nazionale è spettacolare, modellato dall’interazione tra fuoco e ghiaccio. Il Parco Vatnajökull ospita dieci vulcani principali, otto dei quali subglaciali, tra cui due dei più attivi di tutta l’Islanda. Gran parte del parco si trova al di sotto della calotta glaciale del Vatnajökull, ma i suoi paesaggi sono vari e comprendono sorgenti geotermiche, canyon, montagne innevate, lagune, vulcani sepolti e incredibili grotte di ghiaccio.

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11. Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni – Campania (Italia)

La regione del Cilento ospita un paesaggio culturale di eccezionale qualità. È una Riserva della Biosfera dal 1997 e nel 2010 è stato il primo parco nazionale italiano a diventare un Geoparco. Si tratta del secondo parco protetto più grande d’Italia, che si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di “Santa Maria di Castellabate” e della “Costa degli Infreschi e della Masseta”, fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano. In questo territorio eterogeneo e ricco dal punto di vista naturalistico sono state censite circa 1.800 specie vegetali e 25 habitat differenti. Il parco ospita betulle, abeti bianchi e rossi. Inoltre, sono presenti 254 delle 319 specie di orchidee selvatiche presenti in tutta Europa. Il vasto territorio offre alle specie animali una grande varietà di ambienti, per cui è possibile incontrare volpi, lepri, cervi, caprioli, cinghiali, martore e moltissimi uccelli. Tra le altre cose, è possibile visitare i siti archeologici della città di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerose città e borghi antichi che vi sono compresi. Un viaggio, insomma, tra natura e storia.

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12. Parco nazionale del Teide – Isole Canarie (Spagna)

Nel cuore dell’isola di Tenerife si trova uno dei parchi nazionali più visitati d’Europa. Qui la vera star è il vulcano Teide, il “tetto” della Spagna, con i suoi 3.718 metri di altitudine. Questa struttura vulcanica si erge a 7.500 metri dal fondo dell’oceano e si stima che sia la terza più alta del mondo. La neve quasi perenne sulla vetta e le colate di lava che si riversano sulle sue pendici formano una combinazione unica e irripetibile. In primavera si può ammirare il meraviglioso tajinaste rosso, che può crescere fino a tre metri di altezza e ha migliaia di piccoli fiori rossi brillanti. Un altro tesoro unico al mondo è la violetta del Teide, emblema e orgoglio del Parco, che si trova solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine. Nelle notti limpide e senza luna, il Parco Nazionale offre senza dubbio uno dei migliori luoghi per l’osservazione delle stelle nell’emisfero settentrionale.

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13. Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi – Veneto (Italia)

Il Parco è situato al margine meridionale delle Dolomiti e rappresenta un settore delle Alpi Sud-orientali di notevole e riconosciuto interesse ambientale, con una grande varietà di ambienti: dalle zone più riparate di fondovalle alle alte pareti rocciose, dai boschi di latifoglie alle foreste di conifere, fino alla macchia d’alta quota, tra pascoli e ghiaioni. Come l’intera catena dolomitica, il parco è uno dei tesori protetti dall’UNESCO. Un territorio che rappresenta l’habitat perfetto per speci come camosci, cervi e caprioli, ma anche volpi e marmotte, tassi e scoiattoli, ermellini e martore. I grandi carnivori che vi si possono incontrare sono orsi, linci e lupi.

14. Parco nazionale degli Écrins (Francia)

Le Alpi francesi danno il meglio di sé nel secondo parco nazionale più grande della Francia, il Parc National des Écrins, un paradiso per escursionisti e alpinisti, anello di congiunzione tra le Alpi meridionali e quelle settentrionali. Situato tra Gap, Grenoble e Briançon, il massiccio deve la sua fama alle 150 cime che superano i 3.000 metri di altezza. Il modo migliore per scoprire gli Écrins, destinazione di alta montagna con sole tutto l’anno, è percorrerlo a piedi. Ci sono oltre 700 km di sentieri segnalati che permettono di esplorarne le cime impervie, i ghiacciai, i vasti pascoli alpini, i laghi di montagna e i torrenti. Un’occasione per scoprire paesaggi magnifici e una biodiversità eccezionale, con oltre 4.000 specie animali e vegetali censite.

15. Parco nazionale dei Picos de Europa – Asturie, Cantabria e Castiglia e León (Spagna)

Condiviso dalle province di Asturie, Cantabria e León, il Parco nazionale dei Picos de Europa è un perfetto esempio di ecosistema atlantico ed è uno dei primi due parchi nazionali della Spagna. Ricco di boschi di querce e faggi, prende il nome dalle impressionanti formazioni rocciose che vi si trovano. Decine di sentieri escursionistici ben segnalati collegano prati, laghi cristallini, gole e imponenti picchi calcarei che offrono un rifugio sicuro per la fauna selvatica che comprende gatti selvatici, orsi bruni e lupi iberici. Distribuito su 11 villaggi, il Picos de Europa è l’unico Parco Naturale abitato della Spagna e offre al viaggiatore un’esperienza unica. Da non perdere sicuramente l’impressionante Picu Urriellu, di 2.519 metri, noto anche come El Naranjo de Bulnnes, incredibile montagna calcarea di origine paleozoica che attrae come una calamita gli scalatori più esperti che si arrampicano sulle sue pareti o camminano fino alla sua base per godersi il panorama.

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