La Via degli Dei su una bici gravel a tappe, viaggio meraviglioso nel cuore dell’Italia, le foto

an Piero a Sieve ci attende e il ristorante è già prenotato

Si può davvero fare la Via degli Dei su una bici gravel? Bè, io l’ho fatta e vi racconto come farle.e le tappe dove fermarsi a dormire. Un’esperienza meravigliosa.
Correva l’anno 2010 quando lessi Il sentiero degli dei di Wu Ming 2: Komoot era appena nato, le “tracce” erano una riga di pennarello rosso sulla mappa cartacea e si viaggiava soprattutto con la fantasia.
Soltanto nel 2024, puntualmente e miseramente fuori tempo massimo, sono riuscito a realizzare questo mio modesto sogno: percorrere in bicicletta i sentieri dell’appennino tosco-emiliano che collegano la città di Bologna a quella di Firenze.
Ecco una gallery con le foto di questa lieta gita fuori porta, buon vento e buone pedalate a tutti! 🚴‍♂️❤️🚴

 

Come fare la Via degli Dei su una bici gravel, le tappe

Abbiamo già raccontato la Via degli Dei a piedi. Armato di buona volontà e accompagnato da Pat e dal Cappe – cari e pazienti soci di pedalate – parto alle 17:00 da Piazza Maggiore con il cuore pieno di speranza e lo stomaco pieno di grappe. Due giorni dopo, seguendo la traccia ufficiale (link in fondo), giungo infine al cospetto del David di Michelangelo, nuovamente alle 17:00: stessa ora, altra piazza.
Comincia qui la seconda e inattesa parte del viaggio che da Firenze mi riporterà a Milano in treno, un’odissea conclusa alle 23:00 e consumata nel giorno più nero tra i giorni più neri degli scioperi ferroviari. Non entro nei dettagli, ma anche in questo secondo tragitto i protagonisti sono stati gli dèi.
La traccia ufficiale che abbiamo seguito è stata ben pianificata: quasi tutta pedalabile su gravel eccetto alcuni brevi e rari passaggi in cui è necessario scendere dalla bici e spingere, sia in salita sia in discesa.
La vera insidia è nascosta tra le pieghe dell’altimetria: se 3,000 metri di dislivello complessivo sembrano abbordabili, si scopre solo sul campo che in realtà l’aspro paesaggio appenninico alterna insormontabili muri a gestibili falsipiani. Persino Komoot e Garmin si ingannano sulle pendenze: preparate le gambe e siate zen. Ma anche no.

 

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Via degli Dei in bici gravel, dove fermarsi e dormire

Lungo il percorso abbiamo intravisto numerose strutture di accoglienza, tra cui campeggi: malgrado questo fate attenzione, d’estate pare che questo cammino sia parecchio affollato.
In definitiva la Via degli Dèi – un cammino recentemente à la page che attira sempre più pellegrini e cicloturisti – vale il viaggio, se non altro per le meraviglie custodite da Bologna e da Firenze: già immagino gli occhi sgranati del cicloturista straniero ai piedi della cupola del Brunelleschi. Già immagino il fiato corto, malgrado l’arrivo sia in discesa, una volta giunto in piazza della Signoria.
Ricalcando in parte un’antica via romana – la via Flaminia Militare – il tracciato testimonia e conferma l’ingegno dei nostri avi: se amate la storia e la cultura solo quello troverete, timide vestigia dell’antico impero che affiorano di tanto in tanto tra prati e boschi.
Con una buona disciplina, una gamba allenata e un discreto spirito di abnegazione, tre virtù di cui io abbondantemente difetto, il percorso può essere serenamente concluso anche in due giorni, magari dormendo a Madonna dei Fornelli.
Tutte le foto del viaggio su Instagram.

 

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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

 

 

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