Alle Cies c’è la spiaggia più sostenibile del mondo, dove sentirsi Robinson Crusoe, foto

Cíes, Isola di Monteagudo

Le Isole Cies, appena al largo della Spagna, oltre a essere considerate i Caraibi d’Europa, sono un esempio di turismo ecosostenibile senza troppi fronzoli né manifesti programmatici.
I colori del mare e delle spiagge rimandano ai panorami che si vedono dall’altra pare dell’Atlantico, lo stile di vita rilassato anche.
Una vacanza qui, a soli 40 minuti di battello da Vigo, vuol dire un totale stacco dalla civiltà e un’immersione in un paradiso terrestre. E nella spiaggia più bella del mondo, Praia de Rodas..
Noi le abbiamo esplorate e le raccontiamo in questo articolo.

Isole Cies, i Caraibi d’Europa, la spiaggia più bella e ecosostenibile, le foto

Le Isole Cíes ammaliarono i Romani che le battezzarono “le isole degli dei“. Natura viva, paesaggi meravigliosi, tramonti indimenticabili, splendide spiagge di sottile sabbia bianca.

Ma le Isole Cies sono un esempio di ecosostenibilità: hanno ingresso a numero chiuso, non esistono vere strade e nemmeno le macchine, a cui è vietata la circolazione. Si dorme in campeggio e si conduce una vita semplice, esplorando l’isola fra le spiagge dai colori in credibili e le passeggiate nei boschi, salendo sui punti panoramici per ammirare il piccolo arcipelago.

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Le spiagge più belle delle Cies: Rodas

Incontaminate da milioni di anni, le Cies sono uscite allo scoperto nel 2007 grazie a un articolo del  Guardian, che definì Praia de Rodas la più bella spiaggia del mondo. E nessuno si è sognato di smentirlo: Rodas è una mezzaluna che guarda in faccia Vigo (a 40 minuti di traghetto) e ti incanta per l’armonia e ti sorprende per i colori, non del tutto europei, quasi caraibici.
Acque (fredde) color smeraldo, vegetazione lussureggiante, scogli dalle formazioni bizzarre, sabbia bianca, qualche barca a vela in lontananza.

 

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Figueiras e Nossa Senhora

A nord di Rodas c’è un’altra spiaggia incantevole, Figueiras, forse ancora più bela e appartata di Rodas. Più raccolta, è circondata dalle dune su un lato e dalle rocce su un altro.
Qui si fa il bagno più facilmente, perché le acque sono un po’ più calde grazie all’esposizione: venite la mattina, è un momento magico. E no, non è una spiaggia di nudisti, come sostengono alcuni (guide turistiche comprese).
Appena dietro Rodas invece c’è Praia de Nossa Senora, che a detta nostra… è ancora più piccola, originale, esaltante.

 

Quante persone possono accedere alle Cies?

In spiaggia c’è spazio per tutti: nonostante sia sempre più conosciuta e perfino in estate non hai bisogno di sgomitare per trovare il tuo angolo privato a Rodas o nelle altre spiagge.
Alle Cies si accede a numero chiuso, sia durante la giornata singola (2 mila persone) che per il pernottamento (800 persone).
Una scelta che sposa il concetto di turismo slow e di ecosostenibiità. Insieme al fatto che alle Cies non ci sono auto, né alberghi, né grandi ristoranti: si dorme in un camping portando la tenda o afiittandola sul posto, e si mangia nei 3 piccoli bistrot che propongono cucina locale (pimientos di Padròn, sardine, pesce fresco).

 

Cosa fare alle Cies?

Niente. La cosa migliore da fare alle Cies è lasciarsi andare al relax e all’immersione nella natura, dimenticando la routine, lo smartphone, l’ansia di fare qualcosa di sportivo o costruttivo.
Al massimo qualche passeggiata nella foresta atlantica di felci rosso-verdi (ci sono 4-5 possibili itinerari da 3-5 km l’uno) raggiungendo punti panoramici sull’Isola di Monteagudo e sull’Isola di Sn Martin.
Un po’ di birdwatching (migliaia di gabbiani), snorkeling, nuoto, sup, kayak.
Per il resto l’idea migliore è cercare di sentirsi Robinson Crusoe, non ci sono molti posti al mondo che lo permettono.
Foto Martino De Mori per Sportoutdoor24, Ente Spagnolo del Turismo, Pexels, Pixabay

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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